Ecco qui il mio treno che parte Ed io seduta in disparte Tiro un sospiro Primavera, un quadro d'autore Quei papaveri in fiore Fra poco arrivo Mentre penso già a te Guardo fuori e sei lì Che agiti le braccia Un metro ancora ed ecco che Sono con te! Poi d'improvviso mi sorprendo a guardarti Mi diverte spiarti, fra le lenti scure E mi ritrovo a cercarti Abile e impegnato con le miniature E mentre mastichi la gomma arabica Ho un non so che allo stomaco che cigola Richiamo l'attenzione Basta un bacio e sento che Sono fatta di te! Sono fatta di te! Non ne posso fare a meno Pane buono, mio veleno sei Sempre ti vorrei Forte, amabile ossessione Abile, intrigante come sei Costantemente mio ti vorrei Lasciando fuori alienazioni tossiche Come un'atomica e... Senza pudori e pregiudizi inutili amarsi qui Lontani dagli umori arroventati E i gas delle automobili Ma, mi sto accorgendo che Son fuori anch'io di me In overdose-e Sono fatta di te! Sono fatta di te! Mi alzo senza fare rumore Non riesco a dormire Proverò a tossire Non sopporto nemmeno un istante Di sentirti distante E mi avvicino più a te Ad un soffio da chi Aprendo gli occhi mi dirà: è bello averti qua Sono con te! Sono fatta di te! Non ne posso fare a meno Pane buono, mio veleno sei Sempre ti vorrei Forte, tenera ossessione Abile, invitante come sei Costantemente qui ti vorrei Non ne posso fare a meno, eccitante Il mio veleno sei Sono fatta di te, sono fatta di te Sono fatta di te Non ne posso fare a meno Pane buono, mio veleno sei!