Jackson, Bigazzi, Savio Nel milleottocento quindici a Las Vegas, vicino a Las Figas C'era la signora Tampax, sorella maggiore del colonnello OB. Dal connubio incestuoso di queste due persone malfamate e mal sfamate Nacque un piccolo vampiro, Nosfigatus. Ello si aggirava in tutti i locali della zona Preferiva gli ospedali di pronto soccorso perché il sangue era ruspante E si prendeva di fresco. Si spacciava per infermiere, in loco, E dopo aver dato tre-quattro capate al paziente Si buttava addosso con una corsa frenetica E succhiava dai tre ai quattro litri a sera Lo chiamavano Nosfigatus il vampirla. Ma una sera incappò in un costo di blocco della Frigos: Dopo averlo perquisito dalle dodici alle tredici volte Lo dichiararono Innocenzo Primo e si buttò nella rupe E qui finisce il primo capitolo. Quattro giorni dopo, dopo lo stacco musicale del maestro Percuoco Esso, della ditta Esso, Petrolieri e Affini, Fondando il blocco del golfo Persico dopo la crisi del settembre 1984, Coadiuvato dalle forze Apakistane Appaghistane Si buttò a capate nella rotta del Pacifico e risorse senza nessun salto Ma fu preferito perché era lui, Nosfigatus. S'intromise pertramente nella crisi afro-tusco-tracamana-cubana E li fece far pace. Ma non si misero d'accordo, e fu la guerra. Per dire: una guerr'e'mmerda. Morti: uno, Setacciati: cinque, Deportati: sei, Bolzano: meno quattro, Neve in alt'Italia e nebbia in Valpadana, Che quella c'è sembro.