Non tirava un alito di vento; il lago giaceva liscio e piano, e sarebbe parso immobile, se non fosse stato il tremolare e l'ondeggiar leggiero della luna, che vi si specchiava da mezzo il cielo. S'udiva soltanto il fiotto morto e lento frangersi sulle ghiaie del lido, il gorgoglìo più lontano dell'acqua rotta tra le pile del ponte, e il tonfo misurato di que' due remi, che tagliavano la superficie azzurra del lago, uscivano a un colpo grondanti, e si rituffavano. L'onda segata dalla barca, riunendosi dietro la poppa, segnava una striscia increspata, che s'andava allontanando dal lido. I passeggieri silenziosi, con la testa voltata indietro, guardavano i monti, e il paese rischiarato dalla luna, e variato qua e là di grand'ombre. Addio monti sorgenti dall'acque ed elevati al cielo cime inuguali note a chi è cresciuto tra voi e impresse nella sua mente torrenti- de' quali si distingue lo scroscio come il suono delle voci domestiche ville sparse e biancheggianti sul pendìo come branchi di pecore pascenti addio! Addio! Addio! Addio casa natìa Dove sedendo con un pensiero occulto s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore Addio, casa ancora straniera casa sogguardata tante volte alla sfuggita nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Non tirava un alito di vento; il lago giaceva liscio e piano, e sarebbe parso immobile, se non fosse stato il tremolare e l'ondeggiar leggiero della luna. Addio monti sorgenti dall'acque ed elevati al cielo Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!