Kalimera amico mio così sia e facciamo presto che in questi tempi di frontiera l'asfalto resta sotto il sole Sulle torri all'Italsider la pianura va a bruciare quando in nome del consumo c'è anche chi deve morire Maria che ci consoli per i campi abbandonati terra e notti di lavoro e neanche fame di memoria in un buio senza storia Maria vergine Maria apparsa in un supermercato siamo quindi tutti uguali o così ci hanno voluto Kalimera amico mio e a questo popolo venduto a questi figli senza padri a questi padri senza scopo Maria che ci consoli in questa notte artificiale dalle stanze di tortura della televisione voglio indietro il mio pudore E dammi indietro ciò che è mio e tieni il pane quotidiano fatto di mediocrità che sembra dolce e invece è amaro Che sembra dolce e invece uccide dov'è innocente anche ammazzare apre i denti mentre ride e ride perché non sa amare Maria piena di grazia dammi indietro le mie mani per costruire il mio passato che mi servirà domani voglio indietro le mie mani Maria dei santi e degli oppressi Maria della rivoluzione brucia come fossi un faro e fa che paghino anche il conto e fai che il conto sia il più amaro e fai che il conto sia il più amaro