Francesca è simile a un sogno che mi ubriaca di allegria, Francesca chiede al suo destino solo di farmi compagnia, mi dice sempre che da un uomo lei vuole quello che le do, io trovo sempre nei suoi occhi più cielo di quello che so. E poi di notte, ogni notte, è luce che non acceca, diventa mano che aiuta e fiume dove non si annega. E poi si fa trasparente, quando si offre coi fianchi, ci consumiamo le labbra contenti di essere stanchi, nudi, stanchi... Ed io che spesso mi chiudo, a dialogare con i tarli, che mi divorano la mente quando più duri sono i giorni, io mi rilasso nel suo sguardo, poi mi bagno della sua freschezza, scandisco tutta la mia vita al ritmo della sua certezza. E poi di notte, ogni notte, più vasto è l'universo, mi viene accanto la luna, si ferma a un passo dal mio letto e resta sempre l'attesa che tutto accada un'altra volta, quando Francesca mi stordisce con i suoi baci e coi suoi fianchi, sì... i suoi fianchi.