[Strofa 1] Vedo ricordi che galleggiano nell'acqua chiara Pensavo a Mara che cantava e intanto si incantava Fra le cascine con altre mille mondine Vedendo le nubi estive riflesse nella risaia Nonostante la malaria là il pensiero vagava Nonostante quella paga almeno si lavorava Le loro gambe nude là immerse nella palude Venute, nella Valsesia fino dalla pianura padana E poi cantando dei giorni trascorsi Fra i bordi dei borghi, gli specchi tra i pioppi La sera, scendeva sui fossi e le messi Coi voli degli aironi riflessi negli occhi Come sei brava disse Nando sorridendo E Mara che cantava rimase in silenzio Poi si mise a guardare in basso, sperando aumentasse il passo Un mese dopo si baciavano nella basilica di San Gaudenzio [Rit.] Io ti guardo dentro agli occhi e non so chi sei Nel riflesso nei tuoi occhi non so chi c'è Oh no, e dimmi dimmi non so E poi che ho perso nel vento tutto quello che ho Io ti guardo dentro agli occhi e non so chi sei Nel riflesso nei tuoi occhi non so chi c'è Oh no, e dimmi dimmi non so E forse chiudo i miei occhi e ti ritrovo nel cuore [Strofa 2] Mi ricorderò, sai, quello che mi hai giurato all'altare Per le canzoni e le promesse ho una memoria eccezionale Così lei salutò le compagne nelle campagne fra le risaie Poi partirono per andare a vivere al mare E giunsero in quella costa di Francia dove canta il maestrale Lì Nando avrebbe trovato da lavorare nel sale In quella landa dove la brezza costante accarezza le guance La lavanda ti inebria e la nebbia è un oltraggio personale Sarà il nostro mondo nuovo, il mare era tutto una gioia Guardando il suo uomo e i ricordi ad asciugare in terrazza E negli anni questi presero il volo come i gabbiani dall'acqua Perché per ogni cosa che dona la vita un'altra la immola Ma un giorno Nando sparì, non tornò più dai campi Lui che nonostante i risparmi lavorava ancora con gli altri braccianti E Mara finchè non venne buio rimase sull'aia ad aspettarli Mentre la pioggia di giugno le lisciava i capelli ormai bianchi Lei che avrebbe voluto baciarlo e abbracciarlo tra i lampi Cantargli degli anni passati in Camargue ad amarsi Dov'era potuto andare, in fondo lì stavano bene A parte quel vento che a volte faceva impazzire i cavalli Chiese a tutti i vicini ma nessuno seppe che dirle, seppe che dire Si scambiavano sguardi ma non riuscivano a ridere Negli anni passati si lanciavano per sparire dentro lei Come il suono del campanile di Saintes Maries de la Mer E sarà questo vento forte che mi soffia via i ricordi Io li vedo sollevarsi dal suolo, sparire fra i boschi come i pollini Diceva camminando sui bordi dei giorni trascorsi tra i suoni dei nomi, i contorni dei volti sepolti Ora Mara non è sola, vive nella vecchia casa nel vento A volte chiede delle risaie, guarda i campi non capendo Quando esce per la campagna c'è un vecchio che l'accompagna Chi passa lo chiama Nando e lui saluta col cappello [Rit.] Io ti guardo dentro agli occhi e non so chi sei Nel riflesso nei tuoi occhi non so chi c'è Oh no, e dimmi dimmi non so Quel che ho perso nel vento tutto quello che ho Io ti guardo dentro agli occhi e non so chi sei Nel riflesso nei tuoi occhi non so chi c'è Oh no, e dimmi dimmi non so Forse chiudo i miei occhi e ti ritrovo nel cuore