Non appena giunsi sul portone, il mio corpo fu così felice, lì sul pavimento le valigie, io tornavo. Pazza io Quando mi morivi dentro, dopo tutto ma adesso io mi pento, eri tu l’artista, il mio cervello, l’uomo mio. Il ritratto tuo sulla parete, ingiallito per il lungo tempo come a chieder dove fossi stata ma non parlai. Pazza io Quando mi morivi dentro, dopo tutto ma adesso io mi pento, eri tu l’artista, il mio cervello, l’uomo mio. Non credevo dopo tanto tempo Che qualcuno fosse in mia attesa, passi indecisi io sentii e mi fermai. Quando vidi due braccia aperte, abbracciarmi come anticamente, tante cose volevo dire a lui ma piansi poi. Pazza io Quando mi morivi dentro, dopo tutto ma adesso io mi pento, eri tu l’artista, il mio cervello, l’uomo mio. Pazza io Quando mi morivi dentro, dopo tutto ma adesso io mi pento, eri tu l’artista, il mio cervello, l’uomo mio.