Il successo, qual è successo, cos'è successo a me stesso davvero per me stesso. Il successo, qual è successo, cos'è successo a me stesso davvero per me stesso. Il successo, qual è successo, cos'è successo a me stesso davvero per me stesso. Meglio l'insuccesso di chi ha avuto successo, che l'insuccesso di chi non ha successo, adesso. Cos'è successo? cinico resto in bilico, tra passato e presente, tra tutto e tra niente. Coerente con me stesso ovunque vada, bada "cos'è successo al ragazzo della strada". Per stare ora qui ha corso su un percorso diverso dal rimorso di chi si è perso. Il resto dello spettacolo... come un miracolo scompare. Resto colle rime e con i miei compari. Patti chiari, sporchi piani, tutto inutile dentro alla finzione io resto incompatibile. Col cuore ho uno stabile contratto, non sono sempre attratto dal mondo con cui sono in contatto. Il fatto è che non vendo figli e matrimonio, ma ho solo rime dentro come solo patrimonio. Il successo, qual è successo, cos'è successo a me stesso davvero per me stesso. Il successo, qual è successo, cos'è successo a me stesso davvero per me stesso. Il successo, qual è successo, cos'è successo a me stesso davvero per me stesso. Un palco di assi di legno, nel buio si accende un faro, poi gli applausi della gente, feticismo niente, strette di mani sempre so che la fama è ciclica... come la corrente. I giornali, la classifica... tv radio dalla cantina fino al centro di uno stadio. Dentro alberghi di lusso regali e tributi coi giorni contati, da sconosciuti. Viaggi, check, scoop, interviste ... qualche giornalista triste che insiste: mi chiede cosa cambia... gli rispondo niente, il giovane emergente riaffonda tra la sua gente! Un quotidiano mente anche stamattina, spudoratamente mette mano ad ogni mia battuta. Ma domattina al mio risveglio avrò altri testi in testa ...che vi resteranno in testa