Non ? il fascino ruffiano di una bandiera la carezza di un dialetto, n? una melodia una cucina cos? povera ma sincera allora che cos'? che mi lega a te Quella faccia strafottente, cos? italiana di coraggio, di passione, di gelosia stai nel recinto anche tu in questo ghetto ci stai per non vivere pi? che bell'esempio che dai... Non rinuncer? io non sbarrer? la porta... non accetter? che la faccia mia sia un'altra ed io, quanto ti ho amata pure io ma questo cielo oltre che il tuo, ? pure il mio, la stessa anima pi? malinconica, se questo ? un oblio! Da quel primo bacio dato senza pensare nel timore che un amore ci porti via migrazioni naturali quelle del cuore valige che pesano Non c'? terra non c'? mare che pu? spiegare quale mistica attrazione ci tiene qui... pronti a soffrire cos? sono secoli ormai le differenze fra noi le appianeremo se vuoi... Madre anche tu salva almeno le apparenze tutti figli tuoi dalla Sicilia fino in Piemonte, e io se ti ho difesa lo sa Dio ma il tuo pensiero non ? pi? limpido... Folle nostalgico vivo di questa mia utopia...cara democrazia Non ci vedrai pi? tutti intorno a una bottiglia non ci entriamo ormai nel ritratto di famiglia, e tu pi? delirante di cos? madre dimenticata l? in un angolo un ruolo scomodo siamo davvero figli tuoi...cos? sicura sei... Io ci spero sai... Che quel silenzio arrivi, mai