Dove vai? Dove vai? Dal vetro basso di un treno ti guardo Ti allontani oramai Un cappotto fra i tanti, poi non ci sei. Forse è già musica forse parole che toccano me. Tosca, dove vai? Quando ti do la mia vita E il peso dei rimorsi E un silenzioso difendermi S’innamora di te. Vuoi parlarmi, vuoi spiegarmi O non ci sei? Ma sento i passi tuoi. E vanno via campi, alberi, strade Luci ed ombra di lui Piccole frasi calde lungo la schiena E nei viavai. Quanto ho aspettato quel tempo Per poi dirgli soltanto “addio, dove vai? Dove vai?”. E quanto avevo lottato, sperato Quanto si può soffrire così? Dove vai? Dove vai? Tosca, dove vai? Piccole luci raccontano case lontane Tutta la vita degli altri È un mare fermo da qui Dentro questo esistere E dimenticare. Non darmi via Non darmi via Dove vai? Dove vai? E quanto avevo lottato, sperato Quanto si può soffrire così? E il treno rallenta, si ferma La tua assenza è con me. Tra le ombra di casa c’è il canto Che ti insegnai Mentre qualcuno per strada si abbraccia E va incontro alla vita. Dove sei? Dove sei?