Com'è vero le stringe La forca del tempo Com'è vero che piange Il piatto del dissenso, Com'è vero che sfugge Il dolore dai fianchi E ci sfianca e ci strugge E ci rende più stanchi. E ci sembra il ricordo Più lieve ed asciutto Alla stregua di un sordo Che coi gesti fa tutto; E amore mio cosa rimani a guardare Anche i fiori di campo han bisogno del mare, Ma lei ci ha lasciato Non è più in questa casa Fra le mura il suo afflato. Il suo profumo di rosa ... E allora e allora ... Andiamo al mercato A cercare la luce Compreremo il passato In cambio di una noce E di una notte serena Senza la luna a guastare Il senso di questa cena Con poco vino da bere; e poi ... Bagniamo il bicchiere Con dell'acqua salata Non avremo da dire Che parole d'anata. Ma dovrà pur tornare Per i giochi di età La voglia di gridare Viva la libertà.