Certe donne è meglio immaginarsele Che confrontarle con le contingenze. Certe donne è meglio non conoscerle, Oppure assaporarne le partenze. Non così tu, che non accampi mai pretese, Tu che quando dai non badi a spese, Tu, che riesci a ridere e aspettare, Tu, che riesci a farmi chiaccherare quando dovrei stare male. Certe donne è meglio conquistarsele Per raccontare tutto ai propri amici, O riuscire poi a liberarsene Fino a sradicarne le radici. Non così tu che non ti metti a protestare, Tu che non sai "farti consolare", Tu che ancora sai cos'è il perdono, Tu, che lo consideri un bel dono Da portare qui al tuo uomo. E a te che non fai guerre qui in quest'epoca nervosa, Io voglio regalare questo ramo di mimosa. Lascia che continuino a parlare, Questo mondo così uguale non meriterebbe te. Non cambiar la regola, se regola già c'è. Certe donne è meglio averle subito E poi dimenticarle molto in fretta. Con certe donne è meglio essere lucido Per non bruciare come sigaretta. Ma non con te che non hai mai aperto il fuoco, Tu, che chiedi sempre molto poco, Non con te, che non confondi nessun ruolo, Tu, che lasci che io prenda il volo Ma ci sei se resto solo. E a te, che non fai guerre qui in quest'epoca feroce, Regalo una mimosa e canto con un po' di voce. Goditi l'invidia della gente O le parole di un perdente che vorrebbe avere te. Non si cambia regola, se regola già c'è