Da tre notti non riposo resto ad assoltare : è la vipera che soffia, soffia presso l'acqua. Ho composto un canto nuovo, vieni ad ascoltare della sposa che al banchetto mai più ritorno fece. C'era un invitato in più che la rimirava: "Alla mia gente vorrei mostrare il tuo abito da sposa". Lei ingenua lo segui' cerca di tornare, fino a notte attesa, lei non ritornò. Se ne andava in piena notte da solo un suonatore, ma davanti gli si parò il signore sconosciuto: "Forse tu cerchi la sposa che andò perduta, se hai cuore di seguirmi da lei ti condurrò". E una barca lo portò lungo un'acqua scura, ritrovò la sposa e aveva vesti d'oro. "Il mio anello ti darò, portale al mio uomo, qui non soffro più nè male nè desiderio". Il suonatore si girò, fece un solo passo poi gridare ia senti' nell 'acqua che la soffocava, Come luce lei brillava quando sposa andò, dove mai l'avrà portata il signore che la rubò. Da tre notti non riposo resto ad ascoltare: è la vipera che soffia, soffia presso l'acqua.