Apri i tuoi occhi È ieri Il tempo è già trascorso Sei tu che lo cancelli E scorri via al suo posto Chiudi i tuoi occhi E spegni Ogni forma di vita Il mondo si disabita La luce esaurita La morte esaudita Apri la mano E sboccia La foresta pluviale Piante prive di nome Piogge di manna e miele Chiudi la mano E il mondo Sprofonda dentro il mare Relitto consumato Rovina sotto sale Scheletro minerale E tu sorridi appena Accavalli le gambe Non credi a una parola E te ne ho dette tante Eppure te ne vesti E ti prepari a uscire Altissima bellissima Sfuggente da morire Struggente da morire Apri la bocca E ridi E ridi consapevole Che sono mezzo matto Che sono il sesso debole Perdoni il poco o niente Così ti piace fare Fortuna che hai dei figli Fortuna che sei madre