Era di notte, sdraiati accanto su un prato, e guance sfioravano l’erba e tu mi dicesti: “non ti ho mai amato”. Per nascondere una lacrima Mi alzai d’improvviso, nel ventre un morso violento, col volto, con sforzo, tentai un sorriso. Come la notte si china con ossa di scheletro, nuda e senza e un’alita, cercai il riparo di un manto candido, lasciando un solco fatto di pioggia, lasciando un solco di “ti rivedrò”. Forse mai, forse mai, sarà un giorno, forse mai, un domani, forse mai, forse mai, forse mai, sarà un giorno, forse mai, un domani, forse mai. Un domani, forse mai.