Un grande applauso ai perdenti, Perché non bluffano mai, Perché non hanno parenti, E non li adottano. Sempre disposti e accomodanti, Figli dell'altra metà Dalle carezze distanti, Ricchi di realtà. Che bella razza accidenti! Sono un esercito oramai, Marciano uniti e compatti, Per affrontare i guai. Miseria e nobiltà Convivono così Tra volgo e galateo, Ricco o plebeo, Quali sono i perdenti non distinguerai. Girano senza contanti, E non possiedono un carnet. Non son soggetti ai rapimenti, Sono perdenti, ahimè! In bocca centoventi denti. Cosa se ne faranno poi, Se non si contano i passanti Della cintura ormai. Beato chi non sa La fame dove sta, quali rinunce lo sa Dio Non puoi capire i perdenti col tuo culo amico mio. Felici e perdenti, Non li vedi e non li senti, Sempre inseguiti dai tormenti, Fagli gli auguri se li incontri! Perdenti Eppure tirano avanti. Avanti