ho perso un uragano nel palmo di una mano l'ho visto farsi soffio illuminarsi in un alito di vento. e così mi torni in mente in sandali e cristallo mentre ridevi bianca illuminata a un fuoco di corallo. vivo come un'onda schiva palpito di oceano e mi batto il petto sulla riva implorandoti. io scrivo in una bottiglia ciò che non ti dissi mai e che ancora adesso fra le dita è come una ferita che non sana e che non si consuma. vivo come un'onda schiva palpito di oceano e mi batto il petto sulla riva invocandoti. (Grazie a Momò per questo testo)