Il pomeriggio col freddo porto il cane con me C’è una grande parata, un grande gioco per giocare ai soldati. Un vecchio marxista sente aria fascista E brontolando se ne va. La grande storia ma chi mai la farà? In trappola il sole, tra le nuvole nere non c’è Dentro al bar non si vede ma lo so che lei beve il suo tè Quanta gente, indovina, che respira e cammina Perché il fiato davanti a sé è bianco, chissà il pittore chi è. L’inverno è più lento, se resto fuori e tu dentro. Il forno è già chiuso, da qualche casa esce il fumo. Mi pedala un po’ accanto Un vecchio amico di te. Rubo notizie parlando Ma quello ha fretta con sé. Il doposcuola è finito, sulla porta il bidello. Il ragazzo più sveglio Va a trovare gli amici a biliardo. Sembra un fiume la strada, il falegname era in casa, presto il buio se lo porta con sé il giorno si sta chiudendo per me. Sta uscendo, non guardo Ma l’occhio è un poco in ritardo. Ha i capelli più lunghi Gli occhi grandi e rotondi. C’è il ragazzo di ieri, se la stringe chissà se gira l’angolo in fondo, so dove la porterà. È buio in cantina, entra un fascio di luna E lei sa che sta giocando pesante Quella tenda è troppo trasparente, ma che importa, lo giuro, e chiude gli occhi... sei stata sincera e avevi un po’ di paura su, che prendi un po’ freddo, che fai, stai proprio piangendo? Quel ragazzo di ieri Ero io, non lo sai? Sto inseguendo i pensieri Ma tu che strada farai?